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MONZA ELEZIONI 2012

Intervista a Paolo Piffer
Candidato per le liste Cambia Monza e Primavera Monza
Franco Isman


 

Visto che non ci conosciamo, un appuntamento preciso: in piazza San Paolo davanti alla statua di San Michele e intervista seduti su una delle panchine circolari con di fronte la vecchia caserma. Paolo Piffer ha trentun anni, due lauree più una terza in gestazione, lavora a progetti di inclusione presso il carcere di Monza. Faccio fatica a dargli del lei in quanto è più giovane del più giovane dei miei figli ed allora propone di darci del tu.

Come mai due liste civiche ?

Cambia Monza è stata fondata due anni fa da otto o nove ragazzi, tutti trentenni, fra i quali io non c'ero, Primavera Monza è nata con finalità associazionistiche e in occasione di queste elezioni si è trasformata in lista civica, sono tutti ventenni, la lista civica più giovane d'Italia. E' ora di cambiare in sede nazionale ma anche locale.

Quali sono le vostre ambizioni ?

A livello numerico elettorale pensiamo che quest'anno sia in qualche modo eccezionale. Quello che possiamo dire è che non possiamo perdere perché ognuno fa il lavoro che desiderava fare nella vita, la nostra intenzione è quella di stupire e di stupirci e ci sono tutti i presupposti.
Bisogna dire che abbiamo alcuni contenuti simili al movimento 5 stelle, nell'ecologia e nell'informatizzazione dei servizi, siamo però molto più radicati sul territorio, abbiamo uno stile diverso e parliamo di rivoluzione educata che, in modo assolutamente pacifico, porti a questo ormai indispensabile ricambio culturale e generazionale.


Chi pensi arriverà al ballottaggio ?

Evidentemente la mega coalizione di centrosinistra, ma loro, partendo favoriti, possono solo perdere, noi invece possiamo solo vincere. La vera nostra preoccupazione non è che vinca una realtà piuttosto che l'altra realtà, è che salgano sempre gli stessi e che non cambi nulla.

Ma fra il programma del centrodestra e del centrosinistra c'è un abisso ma tu in pratica mi dici “questo o quello per me pari sono”…

Vero, vero, però noi non impazziamo per scegliere il meno peggio, noi parliamo di un ricambio che deve essere radicale. Nessuno dovrebbe mantenere una carica per più di due mandati, invece ormai siamo all'accanimento terapeutico.
Ci penseremo dopo, prima vediamo cosa dicono i cittadini, cosa ci dicono i numeri. E' chiaro che se non dovessimo avere i numeri sufficienti per prendere noi delle decisioni importanti analizzeremo le varie proposte e faremo la nostra scelta utilizzando il buon senso. Prenderemo una decisione assieme ai componenti del progetto civico, e poi guarderemo negli occhi le persone e cercheremo di capire chi ci ispira più fiducia.


Ho visto le tue risposte alle cinque domante delle associazione ambientaliste e dei comitati, e su PGT e aree verdi sei assolutamente drastico e non lasci dubbi. Cosa ne pensi invece dell'autodromo dato in concessione addirittura per 19 anni ?

L'autodromo è una risorsa troppo importante per Monza; tutte le persone che viaggiano all'estero sanno di essere comunque riconosciute per la presenza a Monza dell'autodromo. La presenza del Gran Premio ha una valenza economica, diretta e di indotto. Bisogna naturalmente che il Comune possa avere più voce in capitolo per gestire meglio la situazione e utilizzare altre iniziative promosse dal territorio, ribadisco, dal territorio.

Se permetti vorrei ribadire alcuni concetti: ai più oggi la politica appare incomprensibile per il modo e per il linguaggio che usa che sembra fatto apposta per non permettere alle persone di partecipare attivamente. La politica non è difficile, basta il buon senso e il coraggio di prendere decisioni che possono andare contro i propri interessi, per il bene collettivo. Quando andrete a votare, dopo aver letto i vari programmi, guardate negli occhi le persone.


Franco Isman



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  3 maggio 2012